Le proteine in polvere fanno male? Una domanda che molte persone si sono poste, approcciandosi per la prima volta agli sport di fatica, alla palestra e, più in generale, agli integratori alimentari che contengono proteine.
The proteine in polvere sono integratori alimentari con un’alta concentrazione di proteine, una quantità minima (se non assente) di grassi e una certa quantità di carboidrati, utili all’organismo per assimilare le proteine. Ma che effetti hanno sul nostro corpo? In quali quantità si possono assumere? Insomma, le proteine in polvere fanno male oppure no?
Guida all'articolo
Le proteine in polvere fanno male?
La risposta più veloce è: NO! Le proteine in polvere non fanno male. Gli integratori di proteine non necessitano di prescrizione medica e vengono commercializzate senza particolari avvertenze sulla confezione (se non in casi specifici trattati più avanti).
Le proteine in polvere svolgono un ruolo integrativo, completando o sostituendosi alle proteine che assumiamo attraverso il cibo. Il nostro organismo non è in grado di riconoscere la fonte di provenienza e, pertanto, non fa distinzione tra proteine derivanti dal cibo e proteine in polvere.
Lo scopo delle proteine in polvere è quello di sopperire a dei deficit, i quali possono essere di varia natura. Questi infatti possono coinvolgere sia persone sedentarie, che persone con cattive abitudini alimentari, fino agli sportivi che praticano attività di forza. L’integrazione proteica viene spesso introdotta anche nelle diete dimagranti ipocaloriche.
Il segreto è non abusarne.
Le controindicazioni
Nel caso di diete dimagranti a base proteica, le proteine in polvere fanno male se assunte in dose molto elevate. O meglio, se prese in grandi quantità, all’interno di una dieta che è già di per sé iperproteica, le proteine introdotte sono troppe. Il risultato che si ottiene in questo modo è l’opposto di quello sperato.
Nella maggior parte dei casi, invece, un eccesso di proteine NON causa problemi, nemmeno ai reni, i quali vengono spesso indicati erroneamente come un organo a rischio. L’aumento della quantità di proteine induce semplicemente i reni ad aumentare il proprio carico di lavoro.
Un problema può invece sorgere se il numero di calorie totali assunte è troppo basso o se si assumono troppo pochi carboidrati. In questo caso, gli aminoacidi vengono trasportati dalle proteine nel fegato, dove contribuiscono alla produzione di glucosio o alla chetogenesi.
Alcune avvertenze e considerazioni
Un uso abbondante di proteine in polvere favorisce l’eliminazione del calcio attraverso le urine. Normalmente, ciò non comporta un problema, poiché il nostro corpo riesce a regolare l’espulsione dei minerali in maniera molto precisa.
Tuttavia, un abuso cronico può portare a conseguenze ancora non chiare in ambito medico. D’altra parte, il metabolismo proteico necessita di un quantitativo quasi doppio di liquidi, rispetto a quanto ne richiedono grassi e carboidrati. Ciò può portare a dover aumentare l’apporto di acqua, soprattutto se fa particolarmente caldo o se si ha sudato molto. In alcuni casi, molto sporadici, si possono anche verificare casi di crampi addominali e diarrea.
Un’altra caratteristica delle proteine in polvere da tenere in considerazione riguarda il fatto che esse necessitano di maggiore energia per essere metabolizzate (termogenesi) e che possiedono un maggiore potere saziante, facendoci sentire meno la fame. Anche per questo motivo, le proteine in polvere vengono spesso impiegate in cure dimagranti.
Come evitare gli eccessi?
Nelle righe precedenti abbiamo mostrato come il mito che le proteine fanno male sia, appunto, un mito. Ciononostante, sono anche emerse alcune rare occasioni in cui possono portare a delle problematiche. Per evitare qualsiasi tipo di rischio, la prima cosa da fare è quella di non esagerare con le dosi. Ricordando sempre che, nel caso si intendesse assumere proteine in polvere per motivi sportivi, è consigliabile rivolgersi al medico.
Quante proteine assumere? Come esponiamo in this article, dipende dalla tipologia di sport praticato e dall’obiettivo che si intende raggiungere. Per atleti di sport di resistenza, la quantità consigliata è di 1,5 grammi di proteine per ogni chilogrammo di peso corporeo, mentre per atleti di forza il dosaggio sale a 2 gr. Il dosaggio decresce per le persone sedentarie.
Un’attenzione particolare va mantenuta anche per le proteine che si assumono tramite l’alimentazione, per evitare di assumerne troppe. Inoltre, è importante consultare un medico in caso di un uso che si prolunghi oltre le 6 o 7 settimane ed evitare l’assunzione in caso di patologie a livello renale, epatico e in stato di gravidanza.
Infine, un aspetto spesso sottovalutato riguarda la qualità stessa delle proteine. Sarebbe opportuno utilizzare sempre proteine in polvere della migliore qualità, come quelle contenute nei prodotti Bioline, come ad esempio:
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