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Acetilcisteina: effetti, benefici e Covid-19

acetilcisteina covid-19
Oggi parliamo di acetilcisteina.

La recente ondata di maltempo che ha colpito l’Italia è stata accompagnata da un conseguente calo delle temperature. Insomma, l’inverno sembra essere arrivato e con esso iniziano a palesarsi anche i primi malanni di stagione. 

Non si tratta certo di una novità. Ogni anno, infatti, circa l’8% della popolazione italiana viene colpita dai sintomi dell’influenza, come febbre, spossatezza, naso chiuso e tosse. E, come ogni anno, è cominciata la caccia al rimedio giusto. 

Tuttavia, a complicare la situazione, la pandemia di Covid-19, che tuttora affligge la popolazione mondiale, rischia di generare allarmismo nei pazienti che riscontrano sintomi influenzali. 

Questo articolo si pone l’obiettivo di approfondire gli effetti e i benefici dell’acetilcisteina, il mucolitico più conosciuto, anche in relazione al virus SARS-CoV-2, conosciuta soprattutto come Covid-19.

Cos’è l’acetilcisteina?

L’Acetilcisteina (o NAC, acronimo di N-Acetilcisteina) è un antiossidante con molte proprietà benefiche che viene spesso impiegato in molti prodotti per la cura di tosse e naso che cola.

La NAC è un derivato dell’amminoacido essenziale Cisteina, delle cui proprietà benefiche abbiamo già parlato in maniera approfondita in questo articolo. La NAC viene utilizzata infatti per il trattamento di numerose patologie, come ad esempio l’intossicazione da paracetamolo, che non verranno trattate in questa sede.

Questa volta ci concentreremo sulle sue proprietà mucolitiche.

La composizione chimica della NAC prevede un gruppo chimico contenente un atomo di zolfo. Esso contribuisce alla disgregazione degli atomi di zolfo presenti nelle proteine del muco, rendendo quest’ultimo più fluido e, di conseguenza, più facile da eliminare tramite tosse e starnuti. 

Ciò risulta particolarmente utile sia per ridurre i sintomi influenzali, come tosse e raffreddore, sia per evitare che la continua presenza di muco porti alla formazione di fastidiose infezioni virali e batteriche

Acetilcisteina e Covid-19acetilcisteina covid-19

Date le proprietà benefiche appena citate, si è ipotizzato un possibile impiego di questo antiossidante anche per la cura del virus SARS-CoV-2, comunemente noto come Covid-19.

Ma cosa c’è di vero? Qual è il rapporto fra acetilcisteina e Covid-19?

Cominciamo col dire che la NAC non aiuta a prevenire il contagio. Per evitare di contrarre il virus, le linee guida da seguire sono quelle ormai note a tutti e consultabili sul sito del Ministero della Salute, come ad esempio l’uso della mascherina in luoghi chiusi, la frequente disinfezione delle mani, ecc. 

Quindi, a cosa può essere utile l’acetilcisteina? Alcuni recenti studi hanno messo in evidenza la capacità della NAC di scindere i legami disolfuro (chiamati anche ponti disolfuro), che si formano all’interno delle proteine tra due atomi di zolfo e servono a mantenere salda la struttura delle stesse. 

Applicando questo concetto alle proteine del virus SARS-CoV-2 (Covid-19), la NAC è dunque in grado di modificarne la struttura, riducendo l’infettività del virus.

I due studi in esame, N-acetylcysteine as a potential treatment for COVID-19 e Rationale for the use of N-acetylcysteine in both prevention and adjuvant therapy of COVID-19, tuttavia, si basano su studi condotti in laboratorio. Le conclusioni sin qui evidenziate sono pertanto da verificare sul campo. Seppur promettente, prima di poter affermare l’efficacia della NAC contro il Covid-19, è necessario effettuare test su pazienti affetti dal virus SARS-CoV-2.

NAC contro i biofilm batterici

In attesa di ulteriori evidenze scientifiche rispetto al Covid-19, la NAC è sicuramente efficace nel combattere la formazione dei cosiddetti biofilm batterici

Con questo termine si indica un insieme di batteri che aggrediscono una superficie, come ad esempio il muco che staziona nelle vie respiratorie. La caratteristica principale di questo biofilm batterico è costituita dalla sua sorprendente resistenza al sistema immunitario. I batteri presenti al suo interno vengono, infatti, protetti dagli attacchi esterni tramite un involucro di sostanze autoprodotte. 

Circa il 60% di tutte le infezioni croniche ha origine da un biofilm batterico. Esso, infatti, fornisce protezione ai batteri anche contro le comuni terapie antibiotiche, costringendo il medico a prescrivere numerosi cicli di terapia antibiotica, fino alla rimozione completa dei biofilm. 

Questo studio, in particolare, evidenzia come “[…] la NAC da sola o in combinazione con antibiotici può ridurre il rischio di esacerbazioni di bronchite cronica, broncopneumopatia cronica ostruttiva e rinosinusite”.

Per riassumere, la NAC risulta pertanto efficace nei casi di infezioni delle vie respiratorie gravi e nella prevenzione di forme patologiche croniche. 

NAC come antiossidante

Un ultimo aspetto di interesse riguarda la funzione antiossidante dell’acetilcisteina

Senza entrare nel dettaglio (per una trattazione più approfondita rimandiamo all’articolo dedicato), la NAC ripristina i corretti livelli di glutatione, processo utile per tenere sotto controllo eventuali infiammazioni locali. 

Ciò, in combinazione con le sue proprietà mucolitiche e anti-batteriche, fanno della NAC un prodotto perfetto per combattere i sintomi influenzali.

Conclusioni

In attesa di studi più approfonditi sugli effetti della NAC per la cura del Coronavirus, possiamo affermare che l’acetilcisteina risulta sicuramente efficace nello sciogliere e rimuovere il catarro presente nelle vie respiratorie, nel combattere infezioni batteriche (anche croniche) e nel ridurre le infiammazioni.

Proprio per queste sue caratteristiche, Bioline Integratori ha realizzato, a partire dall’acetilcisteina, NAC 600 Integratore in capsule, un integratore a base di N-Acetil Cisteina, per il benessere di naso e gola.

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Commenti

  1. Dolores ha detto:

    Interessante

    1. Franca ha detto:

      Vorrei sapere se applicare i cerotti fi nitroglicerina 10 gli stessi possono interferire nella cura delle patologie respiratorie no so chiuso congestione. Tosse cavernosa e difficoltà di respiro pur in assenza di covid e semplice congestione. Ho avuto una broncopolmonite con versamento pleurico in agosto 2021 curata con successo com antibiotico levoxacin e terapie ossigeno terapia la saturazione era di 94 massimo e dopo terapia com ximox inefficace mi è stato prescritto levoxacin e ossigeno terapia con successo s domicilio , ora i sintomi si sono ripresentato in assenza di covid che mi hanno lasciato debolezza , e dolore retro rermsle soprattutto dove vi era versamento pleurico .,vi sarei grata se potrdyr consigliarmi una terapia adeguati dato che ad oggi nessuno dei medici interpellati mi hai mai curata in modo adeguato, come dettovi non riesco a ripriprrmfermi e essere in forma. Essendo ritornata la tosse cavernosi, mancanza di respiro. Cosa mi consigliate dato che il covid è stato escluso ma continuo a start male mai mi sono ripresa, data la mia età di 75 anni lo conosco solo il fluibron e il flumicil, sono affetto da patologie croniche quali carfmdiopatia e applico un cerotto di nitroglicerina tutti i giorni. Vi sarei grata per una vostra immediata risposta prima che la patologia peggiori Vi ringrazio e vi saluto cordialmente attendendo vostra cortese sollecita risposta.

  2. ersilia Di Falco ha detto:

    Salve vorrei sapere se si può somministrare ad una ragazza di 15 anni dal peso di 39 kg .

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Salve, l’acetilcisteina non deve essere somministrata al di sotto dei 3 anni di età, per tutti gli altri invece non ci sono controindicazioni. Saluti

  3. Dario ha detto:

    Salve,
    Soffro di rinite vasomotoria. Sto provando a prendere il nac, e sembra che aiuti. La domanda è, per quanto tempo si potrebbe prendere e in che dosaggi? Cicli?

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Dario, grazie per la sua testimonianza; per il Nac non esistono a livello normativo controindicazioni riguardo un utilizzo continuativo, come non esistono indicazioni, sempre a livello normativo, sui cicli di assunzione. Mentre, per quanto riguarda la dose, l’apporto massimo giornaliero consentito per gli integratori è di 600 mg. Invitiamo sempre i nostri lettori e i nostri clienti a sentire comunque il parere del proprio medico curante. Saluti

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