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Acetilcisteina: dove si trova e come usarlo

Copertina - acetilcisteina

Introduzione

Cos’è l’acetilcisteina?

L’acetilcisteina (in inglese: acetylcysteine) o N-acetilcisteina (NAC) è un principio attivo farmacologico brevettato nel 1960, ma entrato nell’uso medico solo otto anni più tardi.

Derivata dall’aminoacido L-Cisteina, grazie alle sue notevoli proprietà e funzioni terapeutiche, la NAC è un farmaco generico da banco fra i più diffusi ed utilizzati. È pertanto inclusa nell’elenco dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Oggi è disponibile in soluzioni spray inalabili, soluzioni oculari, polveri, compresse da assumere per bocca e formule iniettabili.

Negli USA, nella sua variante in compresse, questo principio attivo è commercializzato come integratore alimentare per il benessere dell’organismo.

Recentemente, anche in Italia l’acetilcisteina è disponibile come integratore alimentare.

Dove possiamo trovare l’acetilcisteina?

L’acetilcisteina si trova nella maggior parte dei più noti prodotti concepiti per la cura del naso che cola (rinorrea), della tosse grassa e di tutte le condizioni caratterizzate dalla presenza di muco o catarro in eccesso ( un esempio su tutti è rappresentato da Fluimucil Mucolitico).

Come spesso accade, molti utenti scelgono di acquistare i brand più conosciuti, ma in verità esistono prodotti altrettanto efficaci e disponibili a prezzi decisamente inferiori.

Proprietà e funzioni

Proprietà mucolitiche

La NAC è principalmente nota per le sue proprietà fluidificanti. L’acetilcisteina agisce infatti come un mucolitico, sciogliendo il muco ed il catarro tipico delle infezioni delle vie aeree superiori e inferiori, diminuendone lo spessore e facilitandone l’espulsione, grazie a tosse e starnuti.

(Per approfondire l’azione mucolitica della NAC, rimandiamo all’articolo dedicato).

Altri usi dell’acetilcisteina per l’apparato respiratorio

L’acetilcisteina ricopre anche altre importanti funzioni per l’apparato respiratorio. Ad esempio, essa viene anche utilizzata nell’immediato post-operatorio della tracheotomia.

Viene impiegata nel trattamento delle broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), come trattamento adiuvante.

È invece considerata inefficace nel trattamento della fibrosi cistica, come dimostra una revisione Cochrane del 2013.

Proprietà detossificanti per il fegato

Spesso impiegata per combattere il sovradosaggio da paracetamolo, l’acetilcisteina risponde aumentando il livello di glutatione, un antiossidante che può neutralizzare i prodotti di degradazione tossica del farmaco in oggetto.

Per questo, negli USA  essa viene impiegata come integratore alimentare antiossidante e per la detossificazione del fegato.

 

Acetilcisteina contro l’overdose da paracetamolo

Ribadiamo che l’acetilcisteina, nelle sue formulazioni endovenose e orali, è impiegata nel trattamento del sovradosaggio di paracetamolo.

Quando assunto in grandi quantità, il paracetamolo rilascia un metabolita chiamato N-acetil-p-benzochinoneimina (NAPQI), che tende ad accumularsi.

Normalmente questo è in forma coniugata al glutatione (GSH) antiossidante ma, se assunto in eccesso, le riserve del GSH risultano insufficienti alla sua disattivazione.

L’effetto tossico si manifesta a causa della reazione del NAPQI con gli enzimi epatici chiave, danneggiando così le cellule del fegato stesso.

Ciò può portare a gravi danni epatici e, nei casi estremi, persino alla morte per insufficienza epatica acuta.

Nel trattamento del sovradosaggio da acetaminofene (paracetamolo), agisce per mantenere o ricostituire le riserve epatiche esaurite di glutatione, migliorando il metabolismo non tossico del paracetamolo.

Ciò ha lo scopo di proteggere le cellule del fegato dalla tossicità del NAPQI. Se somministrata entro 8-10 ore dopo il sovradosaggio, l’acetilcisteina è più efficace nel prevenire o ridurre il danno epatico.

La ricerca suggerisce che, quando l’acetilcisteina viene somministrata entro 10 ore dal sovradosaggio, il tasso di tossicità epatica è solamente del 3% [Green JL, Heard KJ, Reynolds KM, Albert D (May 2013). “Oral and Intravenous Acetylcysteine for Treatment of Acetaminophen Toxicity: A Systematic Review and Meta-analysis“. The Western Journal of Emergency Medicine. 14 (3): 218–26.].

Altre applicazioni

Acetilcisteina per reni e vescica

Esistono prove contrastanti sugli eventuali benefici dell’acetilcisteina nella prevenzione della malattia renale indotta dal radiocontrasto.

È stata utilizzata per la cistite emorragica indotta da ciclofosfamide (farmaco chemioterapico), sebbene venga preferito il mercaptoetansolfonato (mesna) – poiché  essa tende a diminuire l’efficacia della ciclofosfamide.

NAC in psichiatria

L’acetilcisteina è stata studiata per il trattamento di numerosi disturbi psichiatrici, neurologici ed altre condizioni psicologiche come:

  • morbo di Alzheimer;
  • autismo;
  • disturbo bipolare;
  • neuropatia indotta da farmaci;
  • disturbo depressivo maggiore;
  • disturbo ossessivo-compulsivo;
  • schizofrenia;
  • dipendenze da farmaci specifici (cocaina);
  • tricotillomania;
  • disturbo da escoriazione;
  • una certa forma di epilessia (mioclonica progressiva).

Certe evidenze preliminari hanno mostrato efficacia nel disturbo d’ansia, disturbo da deficit di attenzione e iperattività e nel caso di un lieve trauma cranico, sebbene siano necessari ulteriori studi di conferma.

Le evidenze nel trattamento da abuso di Cannabis indica invece, sono poche.

L’acetilcisteina non è efficacie per la cura delle dipendenze da gioco d’azzardo, metanfetamina o nicotina.

Quando e come si usa

Quando si usa?

L’acetilcisteina può essere molto utile nella lotta ai sintomi ed ai segni clinici delle affezioni bronco-polmonari e delle vie aeree superiori:

  • tosse con produzione di catarro;
  • starnuti;
  • mal di gola;
  • naso che cola;
  • dispnea;
  • senso di malessere al petto, nei casi meno gravi;
  • vero e proprio dolore al petto, nei casi più severi.

In particolare, essa manifesta una spiccata azione mucolitica, sciogliendo il muco ed il catarro (bronchi, naso, seni facciali) e quindi facilitandone l’espulsione.

L’uso di NAC per contrastare gli effetti da sovradosaggio di paracetamolo è da considerare esclusivamente sotto prescrizione e monitoraggio medico.

Alcuni la usano addirittura come integratore alimentare antiossidante, ma ciò avviene principalmente negli Stati Uniti.

Avvertenze, effetti collaterali e tossicità

Avvertenze dell’acetilcisteina

L’acetilcisteina sembra essere sicura in gravidanza.

Si raccomanda di tenerla lontano dalla portata dei bambini.

Se assunta quattro ore dopo l’assunzione di alcol etilico, peggiora il danno epatico in modo dose-dipendente. Prima invece, tende a diminuirlo.

Effetti collaterali frequenti

Gli effetti collaterali più comuni dell’acetilcisteina includono:

  • se assunta per via orale, nausea e vomito;
  • in qualsiasi forma, rossore, eruzione cutanea e prurito;
  • raramente, anafilassi non immune.

Altre sono: stomatite, febbre, rinorrea, sonnolenza, sudorazione, oppressione toracica e broncocostrizione. Sebbene raro, è stato riportato che il broncospasmo si manifesta in modo imprevedibile.

Reazioni avverse dell’alto dosaggio di acetilcisteina contro l’intossicazione da paracetamolo

Sebbene l’acetilcisteina per endovena e per via orale siano ugualmente efficaci per questa indicazione terapeutica, a causa del dosaggio più elevato richiesto – concepito per superare la sua bassa biodisponibilità – la somministrazione orale è solitamente poco tollerata a causa del cattivo gusto e del pessimo odore, che aumentano l’incidenza di effetti avversi tipo nausea e vomito.

Da segnalare però che il 3% al 6% delle persone a cui è somministrata l’acetilcisteina per via endovenosa mostra una grave reazione allergica, simile all’anafilassi, che determinare difficoltà respiratoria (dovuta a broncospasmo), diminuzione della pressione sanguigna, eruzione cutanea, angioedema e talvolta anche nausea e vomito.

In questi soggetti, dosi ripetute di acetilcisteina per via endovenosa causeranno un progressivo peggioramento di queste reazioni allergiche.

Commenti

  1. Luigia M.Alberta Castelli ha detto:

    Può essere considerata un valido sostituto dell’Erdortin? In quali casi?

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Luigia, Erdotin è un farmaco a base di erdosteina, appartenente alla classe dei farmaci mucolitici. Anche l’acetil cisteina è una molecola ad azione mucolitica. Tuttavia l’utilizzo o la sostituzione di un farmaco con un altro deve essere sempre approvata dal medico. Un cordiale saluto

  2. matteo aiuto ha detto:

    Il NAC estratto dal mais può dare problemi a chi non tollera bene il mais? In questi casi meglio il sintetico o il mais presente e innocuo

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Matteo, grazie per averci scritto. La nostra Acetil cisteina è di origine sintetica. Un cordiale saluto

  3. Anna Masiello ha detto:

    Mi trovo in casa una boccetta di acetolciestina ma nn so cosa serve

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