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Melatonina: un alleato per il sonno. Effetti, benefici e dosaggio

Copertina - melatonina

Introduzione

La melatonina è una sostanza ampiamente diffusa in natura che assolve diverse funzioni, nel regno animale tanto quanto in quello vegetale.

Scoperta nel 1958, negli animali svolge il ruolo di ormone, che interviene nella regolazione dei ritmi circadiani; nei vegetali invece è un potente antiossidante.

Oggi la melatonina è ampiamente utilizzata come integratore alimentare, soprattutto con l’obbiettivo di contrastare i lievi disturbi del sonno – anche in bambini ed anziani – ma non solo.

In questo articolo, dopo una breve infarinatura generale, entreremo più nel dettaglio in merito alle funzioni e ai benefici, ai dosaggi e agli eventuali effetti collaterali.

Cos’è la Melatonina

Per l’organismo umano, la melatonina è una molecola sintetizzata a livello endogeno partendo dall’amminoacido triptofano. È tuttavia presente sia negli altri organismi animali che nei vegetali.

Nel regno animale costituisce un ormone responsabile di varie regolazioni circadiane, come il ciclo sonno-veglia, e viene rilasciata principalmente dalla ghiandola pineale. In quello vegetale invece, rappresenta un importantissimo antiossidante di difesa.

Dov’è possibile trovarla?

La melatonina è un elemento piuttosto diffuso negli alimenti, seppur in quantità molto basse. Questo significa che, nonostante venga per lo più autonomamente sintetizzata de-novo, una piccolissima parte è anche introdotta con la dieta.

Con ragionevolezza, possiamo comunque affermare che sia praticamente impossibile introdurre quantità considerevoli di melatonina tramite gli alimenti, senza instaurare un importante eccesso calorico o altri squilibri.

Cibi che contengono naturalmente melatonina sono: amarena (0,17–13,46 ng/g), banana, ananas, arancia, uva, riso e altri cereali, erbe aromatiche, prugne, olio d’oliva, vino, birra e latte materno. Le fonti dell’amminoacido triptofano, il precursore della melatonina, invece, sono sostanzialmente differenti (soprattutto latte e derivati).

Nota: per un breve periodo, negli USA, sono stati venduti alimenti fortificati in melatonina; la Food and Drug Administration (FDA) ne ha prontamente bloccato l’uso come additivo alimentare. Per questo in commercio sono oggi disponibili numerosi prodotti concentrati a base di melatonina, più precisamente integratori alimentari, che possono essere assunti senza prescrizione medica.

Integratori di melatonina

Approvati per uso medico in Unione Europea nel 2007, gli integratori a base di melatonina sono indicati per il trattamento dell’insonnia anche nei bambini, negli adolescenti e nelle persone di età superiore ai 54 anni.

Nota: in Australia la melatonina è consigliata per lo stesso uso nelle persone anziane, ma non per i bambini. In Canada e Stati Uniti viene trattata come farmaco da banco – non è approvata dalla FDA statunitense per alcun uso medico – mentre nel Regno Unito è soggetto a prescrizione medica.

Nota: come specificheremo meglio sotto, spesso gli integratori di melatonina contengono anche altri principi attivi utili al miglioramento della qualità del sonno – minerali, principi fitoterapici ecc.

 

Ruolo Biologico ed Effetti Benefici

Molti degli effetti biologici della melatonina sono dovuti all’attivazione dei recettori cellulari specifici, mentre altri sarebbero imputabili all’azione antiossidante, efficacie sia nel metabolismo umano sia in quello vegetale.

La melatonina è coinvolta nella sincronizzazione dei ritmi circadiani come il timing sonno-veglia, la regolazione della pressione sanguigna e la riproduzione stagionale – quest’ultimo effetto è tuttavia pressoché assente nell’uomo. Approfondiremo i suoi effetti sul sonno nel paragrafo successivo.

Si ipotizza che possa avere anche un effetto immunologico positivo, ma non è chiaro se questo dipenda da un potenziale ruolo antinfiammatorio; alcuni sostengono che potrebbe essere il risultato dell’interazione con i recettori per la melatonina MT1 e MT2 espressi nelle cellule immunocompetenti. Questo la renderebbe utile nella lotta alle infezioni e alla cancerogenesi, ma non si conoscono informazioni sufficientemente attendibili in merito.

Sebbene tutti i tentativi di dimostrare un eventuale effetto terapeutico della melatonina nei pazienti affetti da Morbo di Alzheimer siano risultati di fatto inconcludenti, è emerso che la sua assunzione possa comunque migliorare il sonno dei pazienti geriatrici supportando il rallentamento della degenerazione cognitiva e riducendo l’effetto “sundown syndrome” – sindrome del tramonto.

Interessante anche il suo “potenziale” ruolo protettivo dalla caduta dei capelli nell’uomo – di cui parleremo più avanti.

Nelle piante la melatonina è abbondante, poiché deputata – così come molte altre molecole tipo polifenolico, vitamine, coenzimi ecc – essenzialmente alla difesa dallo stress ossidativo. È quindi logico dedurre che questo ormone, se assunto per via esogena, possa essere considerato anche un fattore nutrizionale introducibile con gli alimenti della dieta.

Benefici per l’insonnia

Oggi, circa 70 milioni di persone nel mondo soffrono di un disturbo del sonno.

Le casistiche più frequenti di questo disagio sono il jet lag, i turni lavorativi e lo stress.

Sotto forma di integratore alimentare da assumere per via orale, la melatonina viene utilizzata nel trattamento dell’insonnia a breve termine.

L’effetto biologico della melatonina è ormai più che assodato, tanto che certe aziende farmaceutiche commercializzano farmaci ad azione agonista del recettore per questo ormone – ad esempio il ramelteon.

Benefici per i capelli

Cinque studi clinici hanno mostrato gli effetti positivi dell’applicazione di melatonina in forma di soluzione ad uso topico nel trattamento dell’alopecia androgenica, negli uomini e nelle donne.

Sicura e ben tollerata in tutti gli studi sperimentali eseguiti sull’uomo, la melatonina può quindi essere considerata un’opzione di trattamento per l’alopecia androgenetica.

Dosaggio consigliato

Gli integratori di melatonina sono disponibili in una vasta gamma di forme farmaceutiche come capsule, compresse, gocce liquide o persino caramelle gommose.

Il momento migliore per usare la melatonina è circa 30 minuti prima di andare a dormire.

Prima dell’assunzione si consiglia di consultare il medico e, in ogni caso, il dosaggio consentito dal Ministero della Salute negli integratori è di 1 mg al giorno.

Ci sono controindicazioni?

L’uso di melatonina è sconsigliato durante la gravidanza, l’allattamento e a chi soffre di patologie epatiche.

Possibili effetti collaterali

La EPAR (European Medicines Agency) ed altre fonti bibliografiche / sitografiche autorevoli hanno correlato all’assunzione di integratori a base di melatonina diversi effetti collaterali, seppur minimi, lievi e rarisoprattutto a basse dosi e per brevi periodi.

Si può assumere la melatonina in gravidanza?

Come anticipato sopra, le aziende sconsigliano l’assunzione di melatonina in gravidanza. Questa raccomandazione generale non fa eccezioni di dosaggio o durata del trattamento.

Si raccomanda, ad ogni modo, di rispettare quanto riportato sull’etichetta del prodotto o di chiedere consiglio al proprio medico curante.

Altri Alleati per il Sonno

Alcuni prodotti coadiuvano l’azione della melatonina con quella di altri principi attivi e derivati vegetali, spesso ancora nella forma di fitocomplesso, che possono migliorare l’effetto conciliatorio del sonno.

Tra i vari potremmo citare: magnesio, passiflora, escolzia, biancospino, camomilla matricaria e valeriana.

Conclusioni

La melatonina è, di fatto, una molecola naturale ed un utile rimedio nella lotta ai lievi disturbi del sonno, allo stress ossidativo e alla caduta dei capelli.

In Europa è consigliata nel trattamento dei disturbi del sonno nei bambini e negli anziani, il che lascia dedurre che si tratti di un’opzione sicura. In terza età può avere anche effetti ulteriormente positivi, in particolare sul preservamento indiretto delle funzioni cognitive.

Tra i suoi vantaggi troviamo la scarsità di effetti collaterali e controindicazioni, ma d’altro canto non possiamo considerarla un principio terapeutico efficacie contro i disturbi più gravi del sonno – che invece richiedono l’intervento di uno specialista e una terapia farmacologica ad hoc.

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